Visto che ho parlato dei più svariati argomenti in questo blogg mi sembrerebbe un insulto non dedicare un post alla mia cara nonna.
Lei se n'è andata qualche anno fa, ed io ancora non sono del tutto riuscita a superare la sua morte visto che in un certo senso credo che la colpa sia mia.
Me la ricordo mentre giocava con me, a carte, a nascondino, e quando era brutto tempo e bubbolava mi ricordo che ci mettevamo con due sedie nella loggia di casa a contare i fulmini e a calcolare il tempo che ci metteva il tuono ad arrivare dopo di essi.
Lei se n'è andata qualche anno fa, ed io ancora non sono del tutto riuscita a superare la sua morte visto che in un certo senso credo che la colpa sia mia.
Me la ricordo mentre giocava con me, a carte, a nascondino, e quando era brutto tempo e bubbolava mi ricordo che ci mettevamo con due sedie nella loggia di casa a contare i fulmini e a calcolare il tempo che ci metteva il tuono ad arrivare dopo di essi.
Poi ci fu un giorno in cui mi 'rincorreva' dove inciampò, e battiede la gamba; io preoccupata chiamai mamma, ma nonna disse che non era niente di grave.
Lì per lì infatti non riportò più danni di un livido violaceo, ma dopo un po' di mesi li venne un tumore (proprio alla gamba se non sbaglio) e piano piano peggiorò sempre di più, fino a che i medici non le dissero che aveva i giorni contati. Decise di morire a casa, e dopo un po' quando babbo era andato giù a vedere come stava lei gli si spense tra le braccia.
Per lo shock prima non parlai, non piansi, non battiedi ciglio, poi scoppiai in singhiozzi, mamma decise che era meglio non farmi vedere nonna per il momento e mi portò dalla mia migliore amica che riuscì a tranquillizzarmi.
Fù una settimana di pianti ininterrotti, perchè una parte di me se n'era andata. Ero piccola, non capivo il motivo della sua morte, lei aveva 84 anni e io nemmeno 10, sognava di vedermi fare la prima comunione e di vedermi crescere ma non ce la fece...
Lì per lì infatti non riportò più danni di un livido violaceo, ma dopo un po' di mesi li venne un tumore (proprio alla gamba se non sbaglio) e piano piano peggiorò sempre di più, fino a che i medici non le dissero che aveva i giorni contati. Decise di morire a casa, e dopo un po' quando babbo era andato giù a vedere come stava lei gli si spense tra le braccia.
Per lo shock prima non parlai, non piansi, non battiedi ciglio, poi scoppiai in singhiozzi, mamma decise che era meglio non farmi vedere nonna per il momento e mi portò dalla mia migliore amica che riuscì a tranquillizzarmi.
Fù una settimana di pianti ininterrotti, perchè una parte di me se n'era andata. Ero piccola, non capivo il motivo della sua morte, lei aveva 84 anni e io nemmeno 10, sognava di vedermi fare la prima comunione e di vedermi crescere ma non ce la fece...
Quando finalmente riuscii a pensare a lei senza piangere, nella testa mi si insidiò l'idea che se nonna non fosse caduta quel giorno forse sarebbe ancora viva.Non so quando questa vicenda vi sia interesseta ma per me è molto importante e voglio dire 'grazie' a lei, a mia nonna. Voglio che sia fiera di come sono diventata grande .
Cara nonna, so che sei quì, ti sento vicina, e ogni volta che mi guardo allo specchio e vedo i miei occhi blu uguali ai tuoi mi riappari davanti, ed è come se potessi toccarti, ma quando mi accorgo che abbracciarti è ormai impossibile mi chiedo se le cose potevano andare diversamente, e se è davvero colpa mia.
Ti voglio bene nonna. La tua Sara.
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