Sull'altro lato della luna.

Teneteveli stretti i vostri pezzi di ricordo.
Vi capiterà di averne bisogno in una notte senza luna.. quando tutto sembrerà inutile ed avrete la sensazione di essere davvero su questo pianeta, ma per fortuna in una posizione privilegiata per guardare le stelle.

venerdì 2 agosto 2013

Alone.

Credimi non è cosí semplice, non è facile assimilare il fatto che la persona che credevi ti accettasse per come eri, che ti volesse un bene dell’anima , e che pensavi ci sarebbe sempre stata ti abbia abbandonato, senza un saluto, senza niente, senza delle scuse, senza il tempo di dimostrargli quanto gli eri grata.
Non è semplice ammettere che sei stata lasciata sola e che il fatto che tu esistessi non è bastato a tenere in vita tuo nonno. Ne tanto meno togliersi dalla testa l’idea che potevi fare qualcosa ma non l’hai fatto, potevi essere d’aiuto ma l’hai lasciato morire.

Ci sono molte più probabilità di venire uccisi da una persona che si ama che da un estraneo.

'Mi mancava, come ti manca l'aria quando sei in uno spazio ristretto, come l'acqua manca all'assetato.
Avevo bisogno di lui, la sua persona era diventata la mia ancora di salvezza, e vedere come lui potesse fare a meno di me mi rese ancora più consapevole della mia debolezza e della mia dipendenza

da lui.
Non si curava di me, non si impegnava più come prima per sorprendermi, ormai per lui la nostra relazione era diventata una routinne.
Lui fumava erba, e io ero un'alcolizzata. Ho scoperto in seguito che le due cose non possono convivere.
Ogni volta eravamo ognuno preso dalle proprie idee e dal proprio mondo fasullo, io in botta tutte le sere restavo da sola perchè lui era occupato a fumare, e così ogni notte era peggio, ogni volta mi rendevo più ridicola, ogni volta sfioravo il limite nella speranza di attirare la sua attenzione.
Distruggevo me stessa per averlo. Mentre lui viveva in trip.'

anonimo

giovedì 16 maggio 2013

'la mattina mi sentivo più umana, anche se essere umani non è poi un gran pregio'


the night.

La notte si facevano le cose più assurde, le più sporche, i sorrisi maligni  e le parole volgari, che sarebbero ritornate alla mente il giorno dopo, e che avremmo cercato di nascondere perfino a noi stessi.
Era per questo che preferivo la mattina, quando il sole sorgeva, quando c’era l’assoluzione dei peccati, quando non si scopava ma si faceva l’amore, quando io, tu e tutte le persone tornavamo ad avere una coscienza.
Sapevo quello che era sbagliato, quello che mi nuoceva, ero cosciente di tutto, ero io che mi distruggevo corpo e anima; ero io, me stessa, la causa dei miei mali, ma nonostante questo, nonostante io potessi fermarmi (almeno credevo) in qualsiasi momento, non lo facevo.
C’era una cosa che mi mancava: mi mancava l’amore; l’amore per la vita, per le persone, per gli uomini, ma soprattutto mi mancava l’amore per me; anche se d’amore me ne era stato dato tanto: dai miei, dagli amici e dagli uomini, eppure questo troppo amore mi disgustava a tal punto che non ero capace di provarlo.
Non ho mai capito a fondo il valore dei giorni che ci sono stati concessi, e probabilmente non lo capirò mai; vedo l’inutilità e la futilità in cui sono immerse la mia vita e la vita degli altri, ma non sento la paura, non sento la tristezza, semplicemente sono indifferente: vorrei poter dire che ciò mi spaventa, ma non lo fa, sono completamente apatica.
Forse è per questo che bevo, che vado con gli uomini, per l’assenza di amore e di emozioni che mi riempie, o che mi svuota: come preferite voi.
La notte è buia, è un tribolare di ombre spente, che si liberano, che vengono alla luce, è la casa dei peccati, il rifugio per i disgraziati e per i suicidi.
Sì per i suicidi, tutti noi sappiamo quanto tutto ciò ci danneggi, ma il punto è che noi la voglia di vivere non ce l’abbiamo, non vogliamo continuare la routinne che ci opprime, semplicemente siamo meno forti, meno determinati, meno degni di nascere, e molto, molto più sfaticati di tutti voi.
Ma attenzione, ogni caso, per quanto poco complicato sia, è diverso.
Ci sono coloro che vogliono dimenticare, quelli che vogliono provare emozioni nuove, e coloro che non hanno nient’altro di meglio da fare; siamo però, tutti legati da dei vincoli: la morte, il peccato, l’egoismo e l’autolesionismo.
La mattina invece è tutta un’altra storia, ho sempre amato l’alba, non che mi desse speranza, nemmeno quella riuscivo a provare, ma almeno me la immaginavo, insieme a tutti quei sentimenti che in precedenza mi animavano; sognavo di poter rinascere, di togliermi di dosso questo corpo, troppo secco, e questi occhi troppo scavati che avevano perso a poco a poco la brillantezza e il cui colore azzurro si era man mano spento, portando via con se anche le pupille, trasformandole in cerchi neri piccoli come spilli e scuri come le occhiate che circondavano i miei occhi.
Quando il sole sorgeva riuscivo a pensare, e confesso che era allora che credevo che qualcosa sarebbe riuscito a salvarmi, credevo, perchè era l’unica cosa che mi rimaneva.
La mattina mi sentivo più umana, anche se essere umani non è poi un gran pregio, ma almeno mi sentivo, e per me non era avvenimento da poco.
Vagavo per Amsterdam insieme alla mia anima sbattuta e ferita sui sedili della mia mini, guidavo piano, cosa che di solito non facevo, di solito andavo velocemente ovunque volessi, la notte sfidavo la vita, volevo vedere se era poi così difficile morire; ma al sorgere del dì riuscivo a mettere in pace i miei dolori. Naturalmente era solo una cosa momentanea.

sabato 30 marzo 2013

anche un uomo, può sempre avere un'anima; ma non credere che l'userà per capire te.

Francamente non penso che sia possibile esprimere i miei sentimenti a parole, perchè supporre una cosa è un conto, venir messi di fronte alla realtà è un altro.
Ma per quanto io possa odiarlo, comunque, gli sono in un certo senso grata per avermi detto frasi carine (anche se terribilmente bugiarde) e per avermi fatto sentire l'unica e amata - devo ammettere che in questo lui è veramente molto bravo, a far sentire le persone speciali - e poi gli sono grata per avermi aperto gli occhi abbandonandomi e per avermi fatto capire che sono forte, lo sono veramente molto più di lui.
In più lo vedo come una persona fragile, di cui bisogna aver pena, sempre in cerca di qualcuna con cui divertirsi, ma che infondo non viene mai amato abbastanza.

http://www.youtube.com/watch?v=UBeuvfRpD0M

mercoledì 20 febbraio 2013

"L'amore non segue le logiche, ti toglie il respiro e la sete."

Eppure gli uomini, gli uomini che valevano qualcosa, mi spaventavano perché finivano sempre col volere la mia anima, e io volevo tenere per me quello che ne restava. 

giovedì 31 gennaio 2013

sappi che nemmeno la mia testa approva, e non dico per finta, dico sul serio, sto andando contro la mia intelligenza, contro i miei ragionamenti sensati e contro la mia mente per quell'idiota, fidati ne sono cosciente.

Se questo è amore, la storia è un thriller. Chi è la vittima? Chi sarà il killer?
Sappi che nemmeno la mia testa approva, e neanche il mio cervello, neanche la mia zona grigia, o la mia coscienza, niente di ciò che ancora mi è rimasto sano mi dice di continuare.
Tutti i miei organi, tutti quelli intatti, o persino quelli danneggiati mi stanno urlando di fermarmi, di smetterla, e non dico così per dire, dico sul serio, mi stanno dicendo di piantare i piedi a terra, e l'idea di non uscirci più nella mia testa, nella mia testa vuota aggiungerei.
So benissimo a cosa vado in contro, so che lui sarà il killer, e io la vittima.
Perchè l'amore è veramente una cosa semplice, Tiziano Ferro ha ragione. 
Ogni persona sa che in una storia c'è sempre, un vincitore (anche se parziale) e un perdente. Spesso l'incognita su chi saranno questi due personaggi ci accompagna fino alla fine, ma questa volta, per me, non è così, non c'è quella speranza bastarda a dirmi che forse ne uscirò io illesa, quella speranza non c'è, se n'è andata, e già da tanto ormai; a volte credo addirittura che non ci sia mai stata, comunque sia, so già come andrà, so già che cercando di proteggere i suoi sentimenti ho lasciato scoperti i miei e adesso è troppo tardi.
Ma proprio per questo, mi dico che posso continuare, perchè che la finisca adesso o dopo, dei danni ci saranno, e non so se vale la pena terminare in anticipo il mio tempo con lui per cercare di limitare le ferite, perchè tanto di ferite ce ne saranno comunque.
Potrei pagare tutto e andare via.

Che senso ha smetterla? Se io lo amo.
Sì perchè è così, io lo amo, anche se lui ama un'altra, anche se sono soltanto la seconda, o addirittura la terza scelta, io lo amo.
So che può sembrare un sentimento forte per i miei quindici anni, ma so che esiste, so con certezza che l'amore esiste, perchè come questa volta, sfortunatamente, l'ho già provato, ma mai è stato contraccambiato, mi ha spezzato il cuore ogni volta, ma ogni volta sapevo che d'amore non si muore, d'amore si sopravvive, sempre. E quindi adesso, adesso che un minimo di sentimento da parte di lui c'è, anche se poco, penso che mi basterà, almeno per un po'.
E voglio sfruttarlo, al massimo, perchè quando sono con lui, le sue bugie me le dimentico, io le scordo, e sono solo felice, ma felice davvero.
Infatti sono arrivata a decidere di starci, ci starò, a suo modo, ci starò anche se vorrà dire stare in pensiero ogni volta che non siamo insieme, anche se vorrà dire aspettarsi di essere abbandonata da un momento all'altro come un cane su un'autostrada; e baratterò quella felicità che mi da, senza nemmeno accorgersene, con tutto il mio dolore, che arriverà subito dopo.
Perchè ne vale la pena. Dico, le lacrime, le paure, la rabbia, le attese, le notti in bianco. Tutto. Se poi alla fine c'è in palio l'amore secondo me ne vale la pena.

'anno nuovo, vita nuova'

A mezzanotte penserò a tutti quelli sotto ai cappellini con l'elastico, a quelli che 
si sfalangeranno col tappo marmorizzato dentro la bottiglia ed a quelli col telefonino in mano, che tanto il primo messaggio non è mai di chi speri che sia.
Vi penserò hai vostri cenoni lenti da fotogramma per fotogramma: gli anipasti alle nove, il primo alle undici.
Un pensiero a poi a chi suderà a gambe larghe facendo il passo del cavallo di gangnam style, ed a quelli che sopporteranno a stento l'amica triste perchè il suo lui è a Riccione con gli amici.
Poi penserò a quella che alle quattro, con un alito barocco, vi urlerà: 'ma è ancora preeesto!' e perderà l'equilibrio mancando con un calcio il palloncino rosso con scritto 'buon anno'.
Vi penserò mentre cercate i vostri cappotti stratificati sul letto, o a far la fila col numerino in mano per riprenderlo dal guardaroba.
Sarete nella mia mente anche quando, sfiniti, vi infilerete sotto le coperte e come tutti gli anni avrete il solito pensiero: 'ma non era meglio se restavo a casa e andavo a letto alle undici??'

Si, sarebbe stato meglio..

Un fantastico duemilatredici a tutti, anche se in ritardo!